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Certificazione Unica, cos’è e quali sono le istruzioni
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Certificazione Unica, cos’è e quali sono le istruzioni
10 maggio 2020

Certificazione Unica, cos’è e quali sono le istruzioni

La Certificazione Unica viene inviata in automatico dal datore di lavoro all’Agenzia delle Entrate e al lavoratore dipendente.

La Certificazione Unica (CU) viene consegnata dai datori di lavoro ai propri dipendenti ed è uno dei documenti fondamentali da presentare per la dichiarazione dei redditi.

 

Il datore di lavoro deve inviare la certificazione unica all’Agenzia delle Entrate e al lavoratore per certificare i redditi da lavoro dipendente e assimilati corrisposti, appunto, dal datore di lavoro (sostituto d’imposta) al lavoratore (sostituito) nel corso dell’anno di riferimento (periodo d’imposta).

 

Nel dettaglio, sulla CU si riportano:

 

  • dati anagrafici del lavoratore;
  • dati di chi rilascia la CU;
  • l’imponibile fiscale del reddito;
  • dati legati all’imposta trattenuta, alle detrazioni IRPEF, ai dati contributivi, previdenziali e quelli relativi al TFR;
  • eventuali familiari a carico;
  • scelta di destinazione 8/5/2 per mille.

La Certificazione Unica deve essere presentata dal lavoratore per la dichiarazione dei redditi in modo da comunicare all’Amministrazione finanziaria la somma percepita e calcolare l’entità dell’imposta dovuta e degli eventuali rimborsi riconosciuti per le detrazioni fiscali.

 

Certificazione Unica: modalità di consegna

Il datore di lavoro può consegnare la certificazione al lavoratore in forma cartacea o via mail:

 

la CU cartacea può essere consegnata di persona o per posta e contiene due fogli, il primo con i dati anagrafici di chi ha percepito il reddito con la firma da parte del datore di lavoro e, il secondo, con i dati fiscali relativi ai redditi erogati e le detrazioni effettuate, distinte per tipologia;

la CU può essere inviata via mail a condizione che il datore di lavoro abbia la certezza che il lavoratore possa ricevere la mail e stamparla.

I lavoratori non dovrebbero richiedere la CU, in quanto i datori di lavoro sono obbligati a rilasciarla e dovrebbero, quindi, riceverla in automatico. Invece, dovranno verificare che i dati riportati siano corretti e, qualora si accorgano di un errore, comunicarlo al datore di lavoro in modo che, a sua volta, possa riferire l’informazione anche all’Agenzia delle Entrate.

 

Certificazione Unica, invii e scadenze

Le scadenze per la CU per il datore di lavoro riguardano:

 

  • 1° invio: trasmissione in modalità telematica all’Agenzia delle Entrate della CU modello ordinario;
  • 2° invio: consegna della CU nel modello sintetico a lavoratori dipendenti, pensionati, soggetti con ritenuta d’acconto etc.;
  • 3° invio: trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate dei dati relativi alle CU contenenti esclusivamente redditi esenti o non dichiarabili mediante la dichiarazione dei redditi precompilata.

Nel caso in cui, il lavoratore non riceva i moduli secondo le tempistiche stabilite dovrà segnalare all’Agenzia delle Entrate l’inadempienza del datore di lavoro.

 

La trasmissione tardiva della Certificazione Unica prevede una sanzione: si applica un pagamento di 100€ per ogni certificazione omessa, tardiva o errata, per un massimo di 50.000€ per sostituto di imposta.

 

Ma quali sono le scadenze per il 2020? I primi due invii devono essere effettuati entro il 7 marzo, mentre l’ultimo può avvenire entro il termine di presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta ovvero entro il 31 ottobre. Si precisa che le scadenze per il 2020, a causa dell’emergenza Coronavirus, sono state prorogate (al 31 marzo e poi al 30 aprile) e non sono state previste sanzioni in caso di ritardi.

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Redazione EasyCassa

 

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